MEDICINE TRADIZIONALI DEI POPOLI • Museo Sezione Permanente


Zhongyi - la medicina tradizionale cinese


Oggetti, materiali, strumenti, installazioni, video,
testi,
materiali iconografici e documenti scientifici


Curatori :
Alberto de Simone - Emanuela Patella

 


















ZHONGYI - LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE


Con il termine Medicina Tradizionale Cinese ( Zhongyi ) si definisce un ‘sistema’ di teorie e tecniche strettamente connesse alla tradizione filosofica classica, elaborate, sperimentate e praticate nel corso dei secoli dall’antichità fino ad oggi. Una scienza che affonda le proprie radici in una visione complessa e composta del cosmo, dell’uomo, del corpo, della salute e della malattia secondo la quale tutto ciò che esiste nell’universo forma un unico organismo in cui ogni parte incarna il tutto e tutte sono soggette alle stesse leggi in una continua, dinamica interrelazione.


Medicina olistica e preventiva, la Medicina Tradizionale Cinese trova le proprie radici nello Huangdi Neijing il 'Canone Interno dell’Imperatore Giallo'.

Databile al II - I secolo a.C. e costruito nella forma di un dialogo tra il mitico imperatore Huangdi [ 2698-2596 a.C. ] ed il suo primo ministro Qi Bai, il testo introduce i temi filosofici fondamentali, la ‘teoria del qi ’ ( materia-energia ), la ‘teoria dello yin  e dello yang ’ ( o della complementarietà degli opposti ) e la ‘teoria dei cinque movimenti’, i principali elementi di fisiologia e modelli di diagnosi e cura basilari quali la fitoterapia e l’agopuntura.

Taoismo e confucianesimo costituiscono il nucleo originale all’interno del quale la MTC si è sviluppata, e definiscono i temi fondamentali della unità tra uomo e natura, la rappresentazione di un universo inteso come un organismo dinamico ed armonico, il ‘disegno simbolico del mondo’ costruito a partire dalla visione del suo ‘funzionamento’, il rapporto tra uomo e società basato su fondamenti etici e su di un sistema di relazioni codificate.

L’uomo è parte di un tutto e la sua azione deve essere in perfetta armonia con l’ ’organismo natura’, con il fluire del dao, origine e ‘fonte costante’ di tutte le cose. In questa prospettiva la salute è intesa come pieno sviluppo di tutte le potenzialità della persona e non semplicemente come assenza di malattia. Ciascuno deve dunque essere responsabile della propria salute, artefice della guarigione con l’aiuto del medico, coltivare la propria vita ( yangsheng ) e prendersene cura con consapevolezza.

Secondo la visione tradizionale ‘medico’ è colui che ha raggiunto il perfetto equilibrio, che conosce la ‘natura’, il cui respiro in armonia con il respiro dell’universo è misura per lo scorrere del qi del paziente.

Sei fattori ‘esterni’ liuyin ( 'feng' vento, 'han'  freddo, 'shi' umidità, 'shu 'calore, 'zao 'secchezza, 'huo' fuoco) e sette emozioni ‘interne’ qiqing ( 'xi 'gioia, 'nu' ira, 'si' riflessione-elucubrazione, 'you' tristezza-ansia, 'bei' dolore, 'kong' paura, 'jing' spavento-shock) possono causare una disarmonia e determinare l’insorgenza di una malattia. Quando tali condizioni si verificano, prima di ogni altra cosa, è necessario agire sulle possibilità di reazione da parte dell’organismo, lavorando sul riequilibrio del qi.

La diagnosi prevede l’osservazione del paziente, l’anamnesi, l’ascolto dei suoni del corpo e l’uso dell’olfatto, la presa del polso, l’analisi della lingua, la palpazione del corpo, attraverso cui valutare lo stato energetico di qi, jing, shen, xue ed organi.

La regola principale era e rimane la prevenzione, ma se la malattia insorge, a seconda della situazione, vengono adottate strategie di cura e tecniche differenti. Dalla stimolazione dei punti nodali xue mediante inserzione di aghi o riscaldamento ( agopuntura e moxibustione zhenjiu), alla farmacologia (a base di erbe, minerali e componenti animali), dalla dietetica alle tecniche corporee di controllo e armonizzazione del qi (qigong ed esercizi terapeutici daoyin ), dai massaggi ( tuina, anmo, dianxue ) alla stimolazione pneumatica baguan con coppe di vetro.
La chirurgia tradizionalmente è considerata l’ultima risorsa, da utilizzare soltanto di fronte al completo fallimento delle pratiche terapeutiche volte a produrre una ‘reazione’ efficace dell’organismo stesso, o nel caso in cui il corpo abbia subito un grave trauma strutturale.
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Testo di: Emanuela Patella - Alberto de Simone / CELSO Istituto di Studi Orientali